Albo d’oro
One Day In Venezia photo contest
Primo premio assoluto 2018
Jaroslav MARES (Repubblica Ceca)
Premi Speciali
Premio Speciale di Giudecca 795 Art Gallery: Gianmarco Donaggio (Norvegia), Paolo Felletti Spadazzi (Italia)
Premio Speciale #youaresobeautiful: Maurizio Zanetti (Italia)
Premio Speciale #childhoodinVenice: Bryan Aptekar (USA)
Premio Speciale #lifeinVenice: Paul Andrews (UK)
Premio Speciale #coglil’attimo: Patrizia Turchetti (Italia)
Premio Speciale #petsinVenice: Maria Claudia Poggia (Italia)
Vincitori Mensili
Paolo Felletti Spadazzi (Italia), Gianmarco Donaggio (Norvegia), Paul Andrews (UK), Mark Robinson (UK), Bryan Aptekar (USA), Andrea Trabucco (Italia), Marilena Previdi (Italia), Simon Yin (Rep. Popolare Cinese), Jaroslav Mares (Repubblica Ceca), Jonni Locatelli (Italia)
La 3a edizione include i vincitori mensili di Novembre e Dicembre 2017.
Eccovi le foto del Vincintore Assoluto e dei premi speciali.
I finalisti 2018 si raccontano
Ciao, mi chiamo Paul Andrews, sono un appassionato di fotografia, ho 59 anni e vengo da Harwich, in Inghilterra. Il mio viaggio fotografico è iniziato quando mi è stato prestato una compatta Olympus Trip per una vacanza a 20 anni e mi sono subito appassionato.
Poi sono passato a una macchina da presa Olympus OM10 SLR, sono entrato nel club di fotografia locale e ho letto quante più riviste fotografiche possibile per migliorare le mie capacità e conoscenze. Poiché vivo sulla costa, il mare e i paesaggi sono la mia passione da sempre, cerco di ottenere la luce migliore, anche alzandosi presto con il mio fidato treppiede e la reflex digitale.
La bellezza della fotografia è che ci sono molti possibili soggetti, ho anche passato il tempo a girare per le strade di Londra in cerca di persone interessanti, sfondi e luoghi. Per la foto di paesaggio, non ci sono mai due giorni uguali. Ho avuto la fortuna di visitare Venezia due volte fuori stagione e ho programmato di visitarla di nuovo a marzo dato che me ne sono totalmente innamorato. Mi stimola come nessun’altra città, nel momento in cui arrivo e durante la mia prima visita ho aperto il mio treppiede per scattare delle immagini ancora con la valigia accanto a me, prima ancora di arrivare in albergo. Per me Venezia ha tutto, è così unica e affascinante che continua ad attirarmi.
Mi chiamo Gianmarco Donaggio. Sono nato e cresciuto in Italia, e al momento vivo ad Oslo e mi occupo di cinema. Vedo la fotografia come una forma di meditazione, un modo di armonizzare le mie impressioni con le espressioni del mondo. Fotografare è estrarre la sottile essenza della vita, che può poi essere osservata, investigata e reinterpretata. Di conseguenza, la mia pratica fotografica è ancora analogica, la pellicola è una componente fondamentale del mio lavoro, mi permette di ottenere uno sguardo distaccato e porta una forma essenziale di mistero che entra a fare parte del processo.
“One day in Venezia” è la mia prima partecipazione ad un concorso fotografico ed il mio debutto espositivo nel mondo della fotografia. Sono onorato di poter esporre questa foto a Venezia; una città magica, un luogo in cui perdersi, ed una volta persi: meravigliarsi. Venezia è una fonte di pura curiosità ed il luogo perfetto per esplorare la fotografia. Le chiese, i campielli, i bar, non sembrano avere un luogo determinato e statico, ma semplicemente si manifestano a chi li sta cercando, e se non trovati, certamente lasceranno spazio a qualcosa di inaspettato e altrettanto sorprendente. La città è più di questo, con tutto ciò che ha da offrire sta resistendo come una delle poche realtà italiane contro la decadenza dei tempi moderni, e mi sembra continui ad affermare la sua presenza come centro d’arte, essendo inoltre un’opera d’arte di per sé. Camminare per le calli di Venezia è come essere in un quadro.
La foto che ho scattato è stata come un regalo dalla città; io ero solo lì, pronto ad ascoltare.
Ciao, sono Mark Robinson e vivo a Burnley (UK). Ho avuto la fortuna di viaggiare in molti paesi sia per lavoro sia per turismo, e porto sempre con me la mia macchina fotografica. Quindi penso che potrei definirmi un fotografo di viaggi. Ma con una differenza – sono costantemente alla ricerca dell’insolito, dell’inusuale. La tipica battuta nella mia famiglia è che mentre tutti gli altri sono concentrati ad ammirare un paesaggio favoloso o un meraviglioso edificio, io sto puntando la mia macchina fotografica nella direzione opposta, per scattare la foto di una maniglia o di qualche strana finestra.
E il posto che preferisco visitare e fotografare? Risposta semplicissima – la splendida Venezia, of course!
Mia moglie ed io siamo stati a Venezia sette volte finora. L’abbiamo vista in primavera, in estate e in inverno. Le ultime due volte vi abbiamo festeggiato l’Anno Nuovo. Perché non c’è niente di più magico che abbracciare la persona che ami, mentre ammiri i fuochi d’artificio sulla laguna di Venezia.
Tutti e due amiamo perderci a Venezia, camminare senza mappa e perdere strada nel labirinto di svolte a destra e a sinistra. I ponti di pietra ti guidano in callette scure che ti riempiono di una aspettativa e un senso romantico di essere molto vicini a qualcosa di nascosto e segreto. Ed improvvisamente incontri un piccolo, speciale ristorante dove il pesce è gustoso in maniera spettacolare, e tutto viene innaffiato con un bicchiere (o due) di prosecco.
Come mai il prosecco è sempre molto più speciale se lo bevi a Venezia?
Mi chiamo Paolo Felletti Spadazzi, sono nato a Padova, ma abito a Venezia da diversi anni. Sono un ingegnere in pensione.
Da bambino mi piaceva disegnare e fin da ragazzino ho cominciato a fotografare. Venezia è stato uno dei miei primi soggetti.
Ricordo che cominciai negli anni ’60, con una Kodak Instamatic. Una volta mi trovavo al Lido e volevo fotografare il tramonto sulla laguna. Cercando di avvicinarmi all’acqua più che potevo, scivolai sui gradini della riva, coperti di alghe, e la macchina mi cadde nell’acqua. Ero distrutto, ma provai a ugualmente riportarla al negoziante per un disperato tentativo di riparazione. Grandissima fu la mia sorpresa e la mia gioia quando, dopo circa quindici giorni, mi comunicarono che la Kodak aveva sostituito gratuitamente la mia Instamatic sinistrata con una nuova. Anzi, con un modello più recente!
Da allora sono passati più di cinquant’anni, durante i quali, con alti e bassi, ho sempre fatto fotografie. Però, adesso che sono in pensione, posso dedicare molto più tempo alla mia passione. Il ritorno alla fotografia è stato stimolato anche da una ricerca che sto sviluppando, che mi porta a confrontare la simbologia dei tarocchi con i vari elementi iconici della città di Venezia. Mi piacerebbe condividere con altri questo percorso.
(Another stunning image by Paolo!!!)
Ciao! Sono Bryan Aptekar. Considero Portland, Oregon (USA) la mia casa: sono fiero di far parte di un gruppo di professionisti che si occupano del sistema locale di parchi.
Benché io ami la mia professione, la fotografia nutre la mia anima. Ho la mia fotocamera in mano fin dall’infanzia ma sono recentemente mi sono sentito un fotografo. Dico spesso che la fotografia è la mia buona scusa per viaggiare. Anche se non è proprio così, perché esplorare il mondo per me è fondamentale come respirare, quel che apprezzo del portare una macchina fotografica è che ti obbliga a rallentare, a guardare con attenzione il mondo intorno a te.
Da ragazzo ho visitato Venezia in gita scolastica, e qui ho acquistato la mia prima opera d’arte – un dipinto ad olio dello skyline di Venezia. Mi sento incredibilmente grato per esser stato in grado di tornare a Venezia la scorsa primavera come artista emergente, in una residenza d’artista ospitata da Art & Soul. E’ stato in questo periodo che ho assaporato il lusso di mangiare, bere ed esplorare la mia strada in questa città magica. Ovviamente con la mia fotocamera, per cogliere le cose per come le vedevo. Riflettendo sul mio periodo a Venezia, mi sono rimasti impressi la bellezza, la storia, e la resilienza, ovvero la pazienza, l’ospitalità, e l’ingegno della gente di Venezia che vive in questo posto così unico.
Ciao, sono Andrea Trabucco, nato a Venezia, e residente a Mogliano Veneto. Lavoro a Venezia in un hotel del centro storico da oltre 35 anni. Quindi una vita a Venezia, vissuta con la sua quotidianita’ con le sue varie sfaccettature le sue varie problematiche. Spesso la vedo con l’occhio del pendolare che si reca al lavoro… quindi determinati aspetti ingiustamente passano in secondo piano. Ho iniziato però a vederla ultimamente con un occhio diverso.
Sono appassionato di fotografia sin da giovane, attratto da ottiche macchine fotografiche e rullini. Credo che alcune passioni nascano dentro di noi senza alcuna spiegazione specifica. Ho ammirato molto gli scatti del maestro Fulvio Roiter della “sua” Venezia. Venezia è unica, magica nei suoi colori nei suoi scorci nei suoi angoli nelle sue malinconie nella sua tristezza. Una mia cara amica spagnola un giorno mi disse: Venezia non fa parte di questo mondo. Venezia è un mondo a parte.
Credo che un fotografo sia avvantaggiato a Venezia perché soggetti e scorci sono innumerevoli. Io… scatto molto infatti anche durante il Carnevale. Qui in questa foto ho “ibernato” la gondola in occasione dell’ultima nevicata di marzo. Attualmente sto frequentando un corso di fotografia base per imparare e approfondire impostazione e tecnica, per inizare un nuovo percorso in questo mondo affascinante. Mi accompagna la mia Canon EOS 600d. A volte sembra mi parli… e mi suggerisca di scattare.
Ciao, mi chiamo Marilena Previdi, sono di Biella e lavoro in ufficio nel settore della produzione e distribuzione di audiovisivi.
Mi piace viaggiare ed andare alla scoperta di nuove realtà per portarmi a casa ogni volta quel qualcosa in più che nessun libro di scuola è in grado di insegnare.
Perdersi tra calli, campi e ponti, è il modo migliore per vivere Venezia. Solo così si possono cogliere le molteplici sfaccettature che questa città offre, per poi fermarsi ad osservare la gente in un giorno di pioggia, e scattare una fotografia, dove l’atmosfera diventa magica.
Mi piace fotografare per sfuggire al destino e così mi invento emozioni. Sono alla continua ricerca di un’arte espressiva in cui i concetti e le idee a volte diventano più importanti del risultato estetico e ritengo che solo attraverso la fotografia si possano inseguire storie impossibili, perchè ha il potere di fare emergere le cose dal nulla. Ho la mania di fotografare i dettagli, dove il particolare può dar spazio alla mia fantasia e a quella dell’osservatore.
Da anni faccio parte del direttivo del Fotoclub Biella che mi permette di condividere questa passione e sono perfettamente d’accordo con Elliot Erwitt: “manipolare una foto non è un fatto nuovo, adesso è solo più facile e tutti lo possono fare. Quello che è intollerabile oggi è far passare una foto manipolata per una vera“.

Ciao a tutti, sono Simon Yin dalla Cina.
Ho lavorato come architetto prima di arrivare in Italia, in uno studio di architettura di Hong Kong.
Un giorno ho deciso di venire a visitare Venezia, e mi sono innamorato immediatamente della città.
Qualche anno dopo, ho lasciato il mio lavoro e mi sono iscritto all’Università IUAV di Venezia.
Ho viaggiato molto, in giro per l’Europa negli ultimi anni. E Venezia è come la mia seconda città natale, le sue ricchezze artistiche e la sua storia possono sempre sorprendermi e ispirarmi.
In particolare, trovo meravigliosi i giardini all’italiana, perfettamente progettati architettonicamente.
Anche se alcuni giardini segreti veneziani non sono sempre aperti al pubblico, ho provato ogni possibilità di rivelare la loro bellezza attraverso libri e chiedendo tour speciali con i proprietari.
Per il mese di Agosto 2018… nel dubbio… ne abbiamo scelte due! Dello stesso autore! Jaroslav Mares, vincitore di questo mese, è stato scelto come il vincitore del Premio assoluto
Ciao, sono Jaroslav Mares. Sono nato nel 1958 e mi sono laurerato in ingegneria meccanica alla Brno University of Technology, sono un fotografo amatoriale e vivo a Policka nella Repubblica Ceca.
Fotografo fin dalla mia infanzia, ma ho intensificato l’attività negli ultimi dieci anni.
I miei soggetti preferiti sono le persone nei loro luoghi nativi, l’architettura, e la fotografia concettuale.
I miei lavori sono stati pubblicati in alcune riviste di fotografia, ho vinto più di venti premi in concorsi fotografici, ho realizzato dieci mostre personali e partecipato a molte altre. Ma non sono un fotografo professionista, anzi non ho nessuna educazione formale in fotografia e non ne faccio un business.
La mia citazione favorita in tema fotografico, da Elliott Erwitt:
“La fotografia è l’arte di osservare, trovare qualcosa di straordinario in un luogo ordinario. Non è importante cosa vedi, ma come lo vedi.”
Questa è una bella foto analogica (molto particolare l’uso del b/n in un ambiente così colorato), da noi ritoccata – con il consenso dell’autore – per evitare un effetto pubblicitario non intenzionale, anche se sarebbe meritato. Abbiamo indicato nel regolamento il nostro diritto di modificare le foto che presentino marchi aziendali.
Ciao! Sono Jonni Locatelli e vivo a Terno d’Isola (Bergamo).
Oltre al lavoro di fresatore in un’officina meccanica, ho due grandi passioni che curo con interesse e costanza: la prima passione che coltivo dall’età di otto anni è la musica, difatti sono un attivo componente del gruppo folkloristico musicale “I SIFOI” di Bottanuco, che dal 1867 suona un particolare strumento chiamato flauto di pan.
La seconda passione è la fotografia, che ho scoperto più avanti verso i 24 anni. La mia prima macchina fotografica è stata una reflex digitale e grazie a questa macchina ho cominciato a capire e ad imparare le principali regole di composizione e di tecnica fotografica; successivamente, frequentando il negozio fotografico del mio primo Maestro Gianbattista Longhi per mezzo delle sue lezioni fotografiche e umane, intrapresi il difficile cammino verso la fotografia analogica in bianco e nero e acquistai la mia vera macchina fotografica, una Leica R7 equipaggiata da un infallibile obbiettivo, il 35mm Summicron.
Da allora mi accompagna in ogni mio viaggio, e la fotografia premiata al concorso fotografico è frutto di uno dei miei viaggi a Venezia, con mia moglie Chiara. Durante il soggiorno abbiamo deciso di regalarci un indimenticabile ricordo acquistando una tipica maschera del carnevale Veneziano. Siamo andati alla ricerca di quelle botteghe dove operano i veri Maschereri. Dopo tanto girare abbiamo notato un negozio, abbiamo capito che era il posto giusto per noi, il proprietario ci ha accolto subito con gentilezza, e dopo averci guidato alla scelta della nostra maschera ho chiesto se potevo realizzargli un ritratto tra le sue creazioni, ed ecco a voi quello che quel giorno il mio occhio ha visto.
Bonjour, sono Xavier Hatchi di Lione (Francia).
Sono stato a Venezia molte vole e me ne sono innamorato dal primo giorno. Venezia è quasi un affare di famiglia per molte ragioni. La prima volta ci sono stato con mia moglie e i suoi genitori, e poi sempre con miei familiari. trovo che la bellezza di Venezia non sia convenzionale. Di solito soggiorniamo nella zona di Madonna Dell’Orto: una zona molto tipica e ben preservata. Il nostro viaggio più recente è stato nel Novembre scorso, volevamo mostrare a città ai nostri 2 figli. E’ stato bello passeggiare lungo i canali e viaggiare in vaporetto. Durante la Biennale Arte, oltre a mostre straordinarie, abbiamo potuto appezzare l’accesso ad incredibili palazzi. Da un punto di vista architettonico, Venezia è stupefacente, è un soggetto fantastico per ogni amante dell’arte. Ogni singolo palazzo è un’opera d’arte.
La mia passione per la fotografia è cresciuta negli anni.
Mi piace fotografare tenendo tempi lunghi e mi sorprendo per la quantità e diversità di movimenti che possono essere catturati e racchiusi in un singolo fotogramma. Venezia è il luogo perfetto per questo: bellissimi edifici statici circondati da acqua e barchein movimento.
La foto che ho inviato al concorso ha un tempo di esposizione di 20 secondi. A guardarla da vicino, questo tempo ti permette di vedere la traccia delle luci del vaporetto anche se il vaporetto stesso è scomparso… Inoltre ilmovimento dell’acqua rende il canale “nebbioso”. Ho aspettato la “blue hour” per scattare quella foto, in modo che al momento di convertirla in monocromo, tutto si è rsolto in toni di grigio più che in bianco e nero.
Grazie per aver scelto la mia fotografia, è sempre un piacere parlare della mia passione e spero di poter condividere con voi il resto del mio lavoro.
Mi chiamo Boris Dalpozzo, ho 37 anni, sono un Medico Veterinario e vivo e lavoro a Bologna.
Ho conosciuto la fotografia grazie a mia mamma che da tanto tempo tiene un album con bellissime foto di famiglia che continuo a sfogliare per ore ancora oggi. Nonostante questo ho sempre tenuto le distanze da macchine fotografiche ingombranti, borse piene di obiettivi e dalla miriade di scatti a volte un po’ invadenti dell’era digitale.
Mi sono realmente appassionato alla fotografia improvvisamente, quando un amico durante una vacanza mi ha messo fra le mani una Leica M3. Inutile dirlo, appena tornato ho cercato e trovato la mia prima (ed unica) macchina fotografica. Da quel momento ho scoperto un modo di fotografare diverso da quello a cui ero abituato. Una fotografia più intima, personale, riflessiva, composta… una fotografia che induce a pochi scatti, ad apprezzare veramente la luce e l’attesa del momento giusto.
Mi ha insegnato a guardare con occhi diversi anche attraverso l’obiettivo di altri strumenti come la fotocamera del mio cellulare, che inevitabilmente ancora utilizzo.
Per me Venezia è meravigliosa. Sicuramente nasconde tante bellezze e particolarità che sfuggono a quelli che, come me, non hanno avuto modo di conoscerla a fondo. Credo però che la sua architettura, i canali, le gondole, le maschere, i bacari, l’odore di mare e di umido non siano solo luoghi comuni. Credo che siano quello che la rende inconfondibile e unica. Per questo ho scelto questa foto. Il ritratto di un momento in cui tutto riposa tranne la sua instancabile bellezza.
Non avevo mai partecipato ad un concorso e sono felice ed onorato che sia questo il mio debutto!
Seguici e iscriviti al OneDayInVenezia photo contest… continua!
In preparazione (attualmente sotto la voce The Winners) le pagine e le mostre virtuali delle singole edizioni.
Lasciati ispirare dalle foto premiate nelle altre edizioni
- 5a edizione (2020) work in progress .
- 4a edizione (2018) .
- 2a edizione (2017) .
- 1a edizione (2015-2016)
Riapri l’album fotografico dei tuoi ricordi!
Scegli le tue migliori foto di Venezia, e partecipa
all’edizione in corso di OneDayInVenezia.com Photo Contest!
Chi sarà il prossimo vincitore? potresti essere tu!
Non fare il timido ? Cogli l’occasione.