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Primo Premio Assoluto 2020: Marco Buson (Italia)

 

Salve, mi chiamo Marco Buson, ho 32 anni e vivo a Casale di Scodosia, un paesino situato nella bassa padovana.

Ho vissuto in Trentino per sette anni fino a qualche mese fa per motivi di lavoro e in questo tempo mi sono innamorato della montagna e soprattutto della natura e delle sue sfumature.

Momentaneamente sono ritornato a casa, lavoro in ospedale come infermiere nel reparto di Pronto Soccorso. Amo e credo tanto nella mia professione, in particolare in questo momento storico così difficile di pandemia.

La fotografia è la mia più grande passione perchè penso che ti fa sentire libero di comunicare e raccontare ogni emozione attraverso uno scatto, anche se sfuocato. Amo fotografare la natura, i paesaggi, le albe promettenti, i tramonti infiniti e le città con tutti i suoi colori, gli scorci che non ti aspetti e il loro popolo.

Scattare mi rende felice, permette di fissare le emozioni di un viaggio, di un istante, di un ‘esperienza, tutti momenti di vita!

Le mie altre passioni sono la musica, la pittura e l’arte di strada, in particolare Banksy.

Venezia? Per me è una raccolta infinita di angoli affascinanti. Sarò banale ma ogni volta che la incontro è come se fosse la prima volta e riesco sempre a trovare quel qualcosa in più che mi ci fa ritornare.

Nella mia ultima visita, che risale a Novembre 2019 però, mi ha regalato un’esplosione di emozioni contrastanti: ho trovato una città desolata ma allo stesso tempo intima e profonda. Alla fine Venezia è sempre Venezia, ti tocca il cuore e ti regala un segno di speranza che ho voluto esprimere nella mia foto.. sguardo tra generazioni!! È Venezia!!

 

Vincitori Mensili 2020 (nominations per il primo premio):

Rosamaria Bidoli, Marco Buson, Giuseppe Caridi, Nick & Natacha Coates, Stefano Conti, Luis Freire, Gabriele Gottani, Giuliano Gualandi, Alessandro Marchetti, Francesco Nuzzo, Ilaria Tubia Mondin,  Maurizio Zanetti. 

 

Premi speciali 2020

Sono stati assegnati i seguenti premi speciali, che hanno preso in considerazione TUTTE le foto presentate in concorso, non soltanto le foto del mese:

Premio speciale #acquagranda:

Maurizio Zanetti, per la foto selezionata come premio mensile e in generale per l’originale reportage sull’acqua granda

Premio Speciale Giudecca 795 Art Gallery:

Francesco Nuzzo, per un’immagine artistica e allo stesso tempo emblematica delle ripercussioni della pandemia a Venezia.

Menzione speciale #history:

Donatella Guidorizzi, con la fotografia “Il giorno prima che tutto accadesse”: un momento di assoluta normalità nella giornata che ha preceduto l’inizio delle restrizioni a Venezia.

 

Ecco qui di seguito le foto selezionate e una presentazione dei loro Autori. Pagina work in progress!

Ciao, sono Maurizio Zanetti. Scatto fotografie da quando avevo 6 anni. Con macchinette da tre soldi fino ai 18, poi con le reflex (prima una vecchia Zenit E, quindi Olympus OM1 e OM2). Ho da subito scoperto il bianco & nero (la mitica Ilford) e la camera oscura. Dai 20 anni ai 45 ho scattato, sviluppato e stampato migliaia di foto. Soprattutto danza, teatro, ritratti. Quasi sempre in bianco & nero, poche le concessioni al colore di cui poi non controllavo la chimica.

Quando è arrivato il digitale ero molto diffidente: era pratico, veloce ma la resa che vedevo non mi convinceva. Un po’ alla volta ho però scoperto gli straordinari vantaggi nell’uso di macchine fotografiche con i pixel al posto dei rullini, ho scoperto l’aiuto di Photoshop e simili per correggere inevitabili errori.

Non sono un professionista ma (credo) un buon foto amatore e oggi, a 65 anni, sto ancora scattando centinaia di foto con una mirrorless Olympus OM-D E-M10 III. Amo sempre la danza, il teatro e i ritratti. Ma da quando ho l’iPhone ho un po’ cambiato la mia vita di foto amatore. Nel senso che sempre meno “prendo con me” la macchina fotografica perché c’è qualcosa che mi interessa andare a fotografare, ma ho sempre con me una macchina fotografica pronta all’uso. E quando qualcosa si accende tra occhio-cuore e cervello, tiro fuori lo smartphone, inquadro e scatto la foto. Tutti i giorni, anche più volte al giorno. Da qualche anno ho riscoperto il piacere di guardarmi intorno, di curiosare, e la “street photography” è diventata il mio “genere” preferito. Perché, come qualcuno ha detto: il mondo è pieno di foto in attesa di essere scattate…

La foto che vedete è stata scattata durante un “reportage” nel secondo giorno di “acqua granda”, mercoledì 13 novembre 2019. Partito all’alba da Verona, mi sono fatto un’intera giornata veneziana con l’acqua spesso oltre le ginocchia. E tra le mani solamente il caro vecchio iPhone.

Ciao, sono Francesco Nuzzo. Amo fotografare Venezia e ho la fortuna di abitare a Padova: questo mi permette, infatti, di raggiungerla in poco tempo, anche per una scappata di un’ora… Sapete come sono certi amori…

Ho 60 anni, scrivo software per lavoro e ancora mi diverte farlo, grazie a Dio. Ho una figlia, Giulia, che ha più occhio per le foto di me e mi piace pensare che il motore che muove i suoi occhi sia un po’ mio… 

L’amore per la fotografia si è risvegliato tre anni fa, dopo aver dormito in me per lunghi anni. Ho avuto (e ho) poche passioni nella mia vita ma tutte molto intense. Credo, tutto sommato, sia una buona cosa.

La foto del mio profilo è opera della mia Elena.

Venezia mi manca moltissimo… negli ultimi tre anni sono venuto quasi cento volte. Ricordo intere domeniche sul Ponte dell’Accademia a rubare ritratti di persone innamorate… e portarle via. Centinaia di persone di cui non saprò mai nulla… centesimi di secondo delle loro vite che staranno per sempre con me. Viva Venezia!

 

 

La bimba tedesca è spuntata per caso, voleva correre sotto la pioggia nella piazza vuota, come se sapesse che l’avrei fotografata.
Poi, non so perché, tra tutti, lei è corsa direttamente da me. Era bella e sorridente e parlava un inaspettato discreto inglese. Grazie alla Bimba tedesca, a Venezia e a chi ha apprezzato quel momento che non verrà perso.
Non sono un fotografo professionista, ma la fotografia ha sempre attirato la mia attenzione.
Mi affascina il limite di un tempo in cui si scattava senza sapere quale sarebbe stato il risultato della fotografia; ora si scatta in digitale, si possono fare migliaia di foto, con tanta tecnologia che ne supporta la buona riuscita.
Quanto cerco è il momento perfetto, il momento che non tutti vedono, ma se fosse visto provocherebbe emozioni.
Venezia è una città magica, è storia e bellezza, ovunque.

La mia foto insegue la ricerca del momento perfetto, in una città già cosi facile da fotografare.
Dimenticavo, mi chiamo Gabriele Gottani – Alias Qualgiornodimaggio

 

 

Salve, sono Giuliano Gualandi, ho 57 anni e risiedo a Casalfiumanese – un piccolo comune vicino ad Imola. Divido la passione per la fotografia insieme con quella per la pesca, e – da romagnolo d.o.c. – quella per la moto. Che cos’hanno in comune questi hobby che a prima vista sembrano cosi diversi l’uno dall’altro?

Sicuramente la voglia di libertà, di viaggiare, il potersi estraniare dallo stress quotidiano che col lavoro che faccio (agente di commercio) è veramente tanto. Ho cominciato a fotografare più di trent’anni fa, frequentando fin da subito un corso di fotografia poi approfondendo la passione con la lettura di molti libri in materia e visitando mostre e concorsi fotografici in giro per l’Italia.

Ho avuto la fortuna di poter approntare in casa mia una camera oscura per lo sviluppo del b/n per una ventina d’anni fino all’avvento del digitale; proprio questo cambiamento radicale di tecnologia mi ha fatto abbandonare il mondo della fotografia per 5-6 anni… poi però – si sa – i veri amori non muoiono mai e la passione è tornata… in forma digitale. Ho diversi artisti di riferimento, il primo in assoluto è Sebastião Salgado.
Riguardo al photo contest One Day In Venezia: io penso che sia veramente difficile fare una brutta foto in una città cosi straordinariamente bella!

 

Ciao a tutti, mi chiamo Ilaria Tubia Mondin, ho 21 anni, vengo dalla provincia di Venezia e sto svolgendo i miei studi universitari in traduzione e interpretazione per la sicurezza sociale a Padova.


Mi sono avvicinata alla fotografia qualche anno fa, acquistando la mia prima macchinetta “professionale” prima di affrontare l’ennesimo viaggio che ho avuto la possibilità di fare durante le scuole superiori.
Ho deciso che fosse arrivato il momento perchè appunto ho sempre viaggiato molto, non solo e naturalmente in Italia ma anche in diversi paesi esteri (foto di presentazione scattata a San Pietroburgo), e mi ero stufata di scattare foto sempre e solo con il mio cellulare.


Da quel momento, ovunque vada, la macchinetta è sempre con me – anche in quei casi in cui sarà difficile usarla, ma è una questione di principio, deve esserci.
Ora come ora prediligo scattare ritratti, mi emoziona poter scorgere le varie espressioni di una persona, e tirarne fuori anche quando queste pensano di non essere adatte o fotogeniche.


Ho la fortuna però di vivere in una zona che offre svariati panorami, dal mare alla montagna, e naturalmente di vivere a mezz’ora di treno da Venezia, città che tutti sognano di visitare, e che a livello fotografico è semplicemente eccezionale.
Mi piace però cercare di osservare i particolari più nascosti, e magari scattare foto un po’ diverse rispetto quelle che siamo abituati a vedere.

 

 

Ciao, mi chiamo Luis Freire, vivo in Spagna a Madrid, e sono web designer.

Appena ho un giorno di vacanza cerco di viaggiare, e quando viaggio porto sempre con me la macchina fotografica. Le mie modalità preferite sono appunto il reportage di viaggi e la fotografia di natura.

Fotografare e viaggiare ci permette di espandere la nostra visione del mondo e delle culture che lo abitano, mentre fotografare la natura è un modo di godere la tranquillità e la solitudine. 

A Venezia, abbastanza stranamente, è anche possibile trovare orari  e luoghi dove appunto apprezzare questa quiete, e percepire la città a propria disposizione. Malgrado sia necessaria la volontà di dormire poche ore, o addirittura dormire in seguito. 

Ho visitato Venezia per la prima volta 10 anni fa,a Carnevale. Da allora ci sono ritornato quasi ogni anno. Ho scattato fotografie del suo Carnevale, dei canali, campi e fondamenta, albe e tramonti, e delle sue notti magiche e quiete. 

Spero di poter continuare nel mio percorso di scoperta e di conoscerla ancora di più nel prossimo futuro.

 

 

Ciao,

sono Alessandro Marchetti, ho 61 anni e molto tempo fa ho studiato a Venezia, città con cui ho mantenuto un rapporto profondo.

Nessun altro posto sa stupirti come la Serenissima, con sempre qualche calle o qualche campo da scoprire, ma anche con l’incredibile mutevolezza di luoghi visti mille volte a seconda dell’ora del giorno, della luce, del tempo atmosferico.

Lavoro in banca, e mie grandi passioni, oltre alla fotografia, sono i viaggi e la montagna.

Quando non posso essere in giro (come ovviamente capita spesso, e quest’anno – purtroppo – quasi sempre), mi fanno compagnia a casa i libri e la musica classica, due altri grandi amori.

 

Per questa foto abbiamo accettato l’attribuzione congiunta richiesta da Nick e Natacha Coates (48 e 12 anni), padre e figlia, perché come ha dichiarato Nick Coates

In realtà ho scattato la foto insieme a mia figlia Natacha di 12 anni. Io ho scelto le impostazioni, lei ha incorniciato lo scatto e ha premuto il pulsante.

Viviamo a Londra circondati da 8 gatti e molte foto, stampe, poster, dipinti, strumenti musicali.

Sono un consulente per l’innovazione, e quasi tutti gli anni viaggio molto. Il 2020 non è stato uno di quegli anni, anche se è iniziato bene con questa avventura familiare a Venezia per il carnevale.

Non c’è nessun posto sulla Terra che mi abbia quasi costretto a tornare quanto Venezia (e questo continua ad affascinarmi). In ognuna delle mie 7 visite mi ha mostrato un volto diverso: nebbioso e misterioso, caldo e nebbioso, limpido e luminoso… e ci è piaciuto molto venire con i bambini, dalle passeggiate al Lido, alle gite in barca, alla luce delle chiese minori.

Mio nonno era un fotografo straordinario e ha costruito il suo ingranditore per la sua camera oscura, mio ​​padre ha sempre scattato foto e mi ha regalato la mia prima Pentax quando non ero molto più grande di Natacha. Adoro vedere il mondo attraverso un obiettivo, e ora anche Natacha è diventata un’appassionata di fotografia.

(Nota della Giuria: Con il permesso dell’Autore, e come da Regolamento del concorso, la fotografia originale di Francesco Nuzzo è stata leggermente ritoccata in quanto contenente un marchio commerciale). Per la presentazione di Francesco Nuzzo: vedi a inizio pagina.

 

Ciao a tutti da Giuseppe Caridi! Laureato in Giurisprudenza, ho lavorato prima come magazziniere, poi a Disneyland Paris e quindi in banca per 19 anni, una comfort zone che ho abbandonato per diventare Travel Designer: tornerò ad accompagnare i miei clienti in tutto il mondo quando si tornerà alla normalità. A presto, Marco Polo, mito della mia giovinezza: ci ritroveremo sulle piste del mondo – ma anche tra gli arcobaleni di Burano, i capolavori di Canova o a scarpinare sui gradini degli innumerevoli ponti. Non potevi che essere un figlio di Venezia…

Lo scatto che mi presenta racconta molto della curiosità che mi spinge a visitare il mondo: ero in Afghanistan, un paese che amo, su cui ho scritto un libro e dove ho fotografato (con rispetto e attenzione) la quotidianità con assoluto coinvolgimento.

Lo stesso è avvenuto a Venezia: la mia città più amata, in questa Italia meravigliosa e contraddittoria, una Venezia che ho sempre visitato regolarmente ma da cui mancavo dal 2001. Sono insofferente al turismo di massa, che sperimento per molti mesi a Gallipoli, la città dove vivo. Nel frattempo sono intercorsi molti altri viaggi – ho visitato più di 150 paesi nel mondo – i brevetti subacquei (ho fotografato i fondali più straordinari del pianeta) e due libri pubblicati sui miei stessi viaggi. Ho anche pubblicato dei reportage corredati da foto sui trekking da me effettuati ai campi base delle vette più elevate dell’Himalaya.

Quando fotografo faccio tesoro delle esperienze (sono stato arbitro di calcio e Istruttore di Diritto Internazionale Umanitario per la Croce Rossa Internazionale) ma anche delle mie passioni: sport, letteratura, cinema, fumetti.

E’ con questo spirito che sono finalmente tornato in laguna. Senza la calca ho potuto aggirarmi tra angoli noti e non alla ricerca della mia personale “Corte sconta detta arcana”, che ho ritrovato nella magia notturna e mattutina di San Marco ma anche nelle chiacchierate amichevoli coi veneziani che adorano portare a passeggio i loro cani; ho condiviso con negozianti e residenti lo stato d’animo in bilico tra calma ritrovata e introiti mancati; ho solidarizzato col genius loci come la Rosalba del film “Pane e tulipani” e, quando sono ripartito, non si è trattato di una fuga rocambolesca alla Casanova ma di un arrivederci in primavera: i miei obiettivi mi hanno confidato di volersi mettere alla prova con una diversa temperatura Kelvin.

 

Ciao da Stefano Conti!

Sono un sognatore nato a Parma nel 1975, quando la rivoluzione digitale e il tutto a portata di un click erano pura fantascienza. Forse per questo la mia vita è sempre stata caratterizzata da un’innata propensione alla scoperta, tradottasi nello sviluppo di una moltitudine di passioni e nella voglia irrefrenabile di viaggiare e scoprire il mondo per appagare la mia curiosità.

Poliedrico per natura, dai mille interessi, sono una persona che nella moderna sociologia può essere definita “multipotenziale”.

In questo mare di passioni, la fotografia ha sempre giocato un ruolo importante, essendo un mezzo

comunicativo di grande impatto, capace di catturare un istante e regalarlo all’eternità. La fotografia, sia essa analogica o digitale, è una forma d’arte.

Venezia, che è arte e meraviglia essa stessa, oltre che un soggetto fotografico è un’idea. Né terra né mare, Venezia è un luogo fisico e metafisico fuori dal tempo, dove il presente – distillato di secoli di storia e di vite – guarda al futuro con la consapevolezza di ciò che è eterno.

 

 

Ciao a tutti da Rosamaria Bidoli.

Sono un’insegnante e nel mio tempo libero mi dedico da sempre alla fotografia, prediligendo soprattutto i ritratti e i paesaggi.

Amo le albe e i tramonti, i momenti in cui la luce accende e sfuma le cose e gli elementi naturali.

Dei ritratti, prevalentemente femminili, mi colpiscono gli sguardi sinceri e profondi, in cui cerco di cogliere ed esprimere “la bellezza” di volti anche segnati dal tempo.

Nata a Monfalcone, attualmente vivo vicino Venezia, ma spesso ritorno nella mia terra alla quale sono profondamente legata, in particolare al paesaggio carsico.

Grande anche la mia passione per Venezia e la sua laguna, che spesso ho ripreso nei miei scatti.

Da fotografa amatoriale, ho realizzato numerose personali e sono stata più volte finalista di prestigiosi concorsi.

….. E poi?

In preparazione la mostra virtuale e – appena possibile – quella nella galleria d’arte a Venezia.

Lasciati ispirare dalle foto premiate nelle altre edizioni

 

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