2a-edizione-2017

Albo dei vincitori del concorso fotografico
One Day in Venezia

Vincitore assoluto:

Tatiana Lazareva (Russia)

Vincitori  dei concorsi mensili della 2a edizione “2017” (da Novembre 2016 a Settembre 2017)

Massimo Campioli (Italia), Marco  Cendret (Italia), Luca De Riz (Italia), Tatiana Lazareva (Russia), Luca Massarotto (Italia), Katia Morichetti (Italia), Mirka Rallo (Italia), Cleve Schneider (USA), Anna Szmuda (Polonia), Piera Trento (Italia), Giovanni Volpe (Italia), Rosemary Wilmot (UK), Maurizio Zanetti (Italia)

Menzioni speciali:

Luca Lamanna (Italia), , Maida Marrocchella (I), Alexandre Neves (Portogallo)

 

Due parole prima di guardare insieme le foto premiate

Per questa edizione abbiamo provato a suggerire dei sotto-temi (facoltativi) ma questo è stato interpretato come uno svantaggio per molti viaggiatori, che non si possono permettere di restare a Venezia il tempo sufficiente per scattare l’immagine giusta. Morale della favola: ancora un grande e interessante caleidoscopio, con una certa difficoltà nel selezionare i vincitori.

In questo concorso internazionale, quindi aperto a tutti, in teoria gli italiani hanno logisticamente maggiori possibilità di scattarela foto “giusta”, di cogliere un momento speciale. Ma… non è detto. A Venezia occorre soprattutto saper guardare. Cosa che per  il turismo di questi ultimi anni non è così scontata. E noi vorremmo dire, e certe volte vorremmo gridare: Guarda! Cogli l’attimo davvero, goditelo e portatelo a casa. A questo in fondo serve la fotografia. Sui social dilaga la fotografia come esibizione di sé. Non vogliamo giudicare, solo ricordare che.. a Venezia c’è Venezia.

Uno degli “handicap” del “fotografo della domenica” (letteralmente e senza offesa, trattandosi di persone che fanno un altro mestiere e dedicano alla passione della fotografia appunto i momenti liberi)  è quello di faticare ad essere preso sul serio. Quante volte vi sarà capitato, mostrando una foto di cui siete orgogliosi, di sentire una vocina che ipotizza un vostro colpo di c… fortuna?  Come se ad un/a chiamiamolo  hobbista la foto giusta uscisse solo “per sbaglio”. Qualche volta sarà anche vero, ma insomma…
Guardando e riguardando le foto in concorso, specie di chi ha partecipato con più di una immagine, ci siamo resi conto della voglia, della ricerca (e qualche volta di uno stile già definito), dell’impegno e dell’amore per  la nostra città e (sì) per la vita. Lazareva e il suo lavoro sul tema del doppio; Wilmot e la sua costanza nella ricerca di una possibilità di difendere Venezia; Zanetti con il suo sguardo divertito e stupito – perché è vero, per quanto tu abbia visto, c’è sempre qualcosa di cui meravigliarsi; Rallo con il suo bianco e nero a raccontare un’infanzia senza tempo.
Dovevamo scegliere, è parte del gioco. Questi hanno vinto, ma gli altri non hanno perso, e speriamo di ritrovarci presto, tutti insieme, a guardare e commentare tute le foto che ci avete proposto. Ne vale la pena. Grazie a tutti.

www.onedayinvenezia.com

 

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odv-nov2016w cleve schneider http://www.onedayinvenezia.com

 

Cleve Schneider is November 2016 Winner of One Day In Venezia Photo Contest

Warmest Greetings!

Ciao da Cleve Schneider. Sono cresciuto nell’Idaho (USA), ho vissuto in California ed ora mi trovo a Dallas in Texas. Amo fotografare per ricordare i miei viaggi negli Stati Uniti e all’estero. Ho ereditato la passione per la fotografia da mio nonno, che proiettava incantevoli foto dei suoi viaggi in Mexico e alle Hawaii, quando ero piccolo. Decenni dopo la sua morte, quando visito un luogo che ho conosciuto attraverso le sue fotografie, sono ancora molto colpito dai cambiamenti avvenuti rispetto alla memoria da lui documentata.

Compio spesso escursioni attraverso i parchi nazionali americani per fotografare la natura.

Sento ogni volta la sfida di scattare la foto giusta al momento giusto della giornata, e sono noto per aver perso un giorno di vacanza perché al primo tentativo la luce o le condizioni meteo non erano quelli giusti. Le città che trovo più interessanti sono quelle europee. Così tanta storia e bellezza concentrati in piccoli spazi. Quel che rende Venezia la mia città preferita sono gli infiniti panorami e anche scenette.

Ad ogni mio ritorno, mi si presentano nuove possibilità di scattare una foto ancora migliore della volta precedente, o di scoprire qualcosa che non conoscevo ancora. Non mi stanco mai di visitare Venezia e delle tranquille passeggiate al mattino o alla sera tardi, i momenti che preferisco per catturare la vera bellezza della città. Ma più Venezia diventa una città da turismo giornaliero mordi e fuggi, più diventa cogliere questi scatti perfetti. Questo però non ha freddato completamente il mio entusiasmo. Mi piace guardare altre fotografie di Venezia, per vedere come altri hanno catturato l’essenza della città in un modo che potrebbe essermi sfuggito. Guardo sempre alle mie future visite a Venezia per rinnovare legami ed amicizie con chi vi ho incontrato negli anni.

Grazie per aver apprezzato la mia foto ed avermi permesso di condividere il mio amore per questa stupenda città.

 

odv-dec2016 maurizio zanetti http://www.onedayinvenezia.com

 

Sono Maurizio Zanetti… e amo Venezia!!! La amo di quell’amore cieco e passionale che vede solo il bello e ti impedisce di vedere tutto quello che la rende una città molto complicata da vivere, dall’acqua alta alle orde di turisti che quotidianamente la invadono, dai beceri negozietti spacciatori di carabattole made in China, al luna park di pizzerie, fast food, improbabili take away.
La amo dai lontani anni ’70 quando, studente di archi

tettura allo IUAV alloggiato alla casa dello studente di Calle della Laca, uscivo alla sera per lunghe e solitarie passeggiate notturne, per poter ammirare calli e campielli senza la coreografia turistica. E dal tempo del primo Carnevale dei Teatri, anno 1980, quando la regia di Maurizio Scaparro creò un evento straordinario che fotografai giorno e notte, tra campi e teatri.

La amo per la Mostra Internazionale del Cinema del Lido, un appuntamento al quale dal 1979 non mancai per una ventina d’anni, vedendo centinaia di film ma imparando anche a conoscere la bellezza del Lido, Malamocco e Alberoni, i vaporetti di notte, i profumi e i colori di fine estate.

La amo per la Biennale Architettura, per la Biennale Arti Visive ai Giardini in fondo a Riva degli Schiavoni, per quello che ho potuto negli anni vedere e fotografare, scoprendo passo dopo passo il meraviglioso sestiere di Castello.

Ma la amo soprattutto per le piccole cose che ogni passeggiata tra le sue calli mi regala, per gli scorci, le assonanze e dissonanze, ombre e tagli di luce, profumi e odori. Credo di non aver passato un anno, a partire da quando ero studente IUAV, senza averci fatto almeno un paio di “pellegrinaggi”. A volte con obiettivi precisi (una mostra, un monumento, una Chiesa, un Museo), più spesso con lo spirito dell’andare a casaccio, del perdersi per ritrovarsi, del non cercare nulla perché abbiamo già trovato tutto. Fino ad una decina di anni fa queste mie uscite erano sempre accompagnate dalla reflex, prima alimentata da rullini Ilford per il bianco e nero o diapositive Kodak per il colore; poi, arrivato il digitale, dalla scheda di memoria. Quando finalmente ho avuto tra le mani un “telefonino che scatta le foto” ho cominciato ad usare quello. Da sei anni iPhone e la app Hipstamatic sono diventati il mio modo ricordare luoghi ed emozioni, di prendere veloci appunti scattando foto. Da una mia “gita a Venezia” porto sempre a casa centinaia di immagini. Quelle che resistono nel tempo, che mi emozionano ancora dopo qualche settimana, finiscono nella mia pagina su FLICKR, in contest su FB, in concorsi.

“Venezia Rivelata”, il fantastico progetto di Alberto Toso Fei ed Elena Tagliapietra, ha avuto la sua conclusione in piazza San Marco il 20 settembre 2015. Potevo andare con la super reflex e il super zoom, ho scelto di viverlo e documentarlo con il solo iPhone. Riscoprendo il piacere dello scatto semplice, ravvicinato, dentro la scena, parlando con il soggetto fotografato e condividendo la sua performance con le mie emozioni. Dopo un pomeriggio di lavoro preparatorio, per gli scatti finali i fotografi professionisti erano sul campanile di San Marco con le loro superattrezzature. Io ero in piazza, lo smartphone quasi scarico tra le mani ma l’emozione di un bambino davanti a quelle luci accese verso il cielo che imbruniva.
Mi sembrava la foto giusta per le “luci di Venezia”. La giuria mi ha dato ragione. Grazie.

 

Una menzione speciale per Maida Marrocchella (dicembre 2016)

 

 

odv jan2017w katia morichetti http://www.onedayinvenezia.com

katia morichetti - http://www.onedayinvenezia.com

Ciao, sono Katia Morichetti.

Scatto foto da circa sei anni, ho vinto un po’ di premi, ho esposto in giro, ho lavorato per il teatro, ho avuto la fortuna di conoscere e studiare con i fotografi che amo.

Ho iniziato a fotografare perché mio padre faceva delle orribili foto di famiglia, tagliando sistematicamente le teste di tutti i parenti. In un sito che si occupa di concorsi fotografici ho letto di “One Day In Venezia” ed ho pensato di avere la foto adatta, scattata dietro casa della mia amica Lucia, in zona Castello.

Con Venezia ho una sfida fotografica in corso da qualche anno: scattare e non fotografare mai gondole, maschere, piccioni, canali. Cerco sempre la Venezia che non si vede, cerco la bellezza di una città che potrebbe anche non essere Venezia ma che è bella come solo Venezia sa essere. Per me è interessantissimo.

Non sono mai stata d’accordo con chi dice “Venezia è bella ma non so se ci vivrei”. Io ci vivrei volentieri. Mi piace, mi piace il silenzio che c’è di notte, mi piace la calma della città, nonostante la miriade di turisti. Non so mai bene dove sto andando quando giro per Venezia perché la sua planimetria a forma di pesce mi disorienta sempre, ma va bene così, dopotutto perché dovrei sapere esattamente dove sono? Mi bastano i cartelli gialli: Alla ferrovia, Per San Marco, All’Accademia, ma molto spesso snobbo anche quelli, perché contro il labirinto non si combatte ma ci si perde.

 

 

 

Anna Szmuda - http://www.onedayinvenezia.com

Una buona idea si può sviluppare in molti modi.  E questa è un’immagine evocativa, anche se non perfetta. D’altra parte, questo è un contest fotografico per non professionisti. 

Ciao a tutti!  Sono Anna Szmuda.
Sono nata nel 1991, vivo nel nord della Polonia e posso dire che la macchina fotografica è diventata un’estensione della mia mano! 

Qualche tempo fa mi sentivo quasi oppressa e preoccupata da molti dettagli, prima di scattare una foto che pretendevo perfetta. Dopo aver visitato Venezia, qualcosa in me è cambiato irreversibilmente. Ora mi sento consapevole di quel che vedo, sento, gusto, annuso, e ascolto. Ogni minuto della vita a Venezia diventa una celebrazione,che accolgo in modo calmo e positivo.

Inoltre sono sempre stata interessata all’arte e attratta dal Rinascimento italiano. Dopo aver visto da vicino molti capolavori, ad esempio quelli di Tintoretto nella Scuola Grande di San Rocco o nelle in Gallerie dell’Accademia, ho iniziato a nutrirmi di arte.

Essere a Venezia durante il Carnevale è stata un’altra esperienza indimenticabile. Ho scattato la fotografia premiata mentre stavo sdraiata per terra per cercare l’inquadratura migliore, con un cuore di bambina immersa in una favola.

E’ stato meraviglioso, e in aggiunta questo premio mi riempie di gioia.

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Nell’albo dei vincitori del concorso fotografico di Febbraio 2017 entrano 2  ex-aequo una menzione speciale. La scelta è stata difficile per la varietà di soggetti, stili e tecniche.. ma alla fine abbiamo trovato per questo mese un criterio per la selezione dei finalisti! Tra i sotto-temi suggeriti c’era per motivi di calendario “Venezia e le Maschere”, in contemporanea con lo svolgimento del Carnevale. Non si trattava ovviamente di esibire la maschera più bella ma appunto di mostrare la vostra “idea” o impressione (nel senso fotografico). Non era un sotto-tema obbligatorio, come avrete letto. Ci siamo ritrovati con alcune foto tecnicamente bellissime, ma che non ci hanno “parlato”. Alla fine abbiamo premiato una foto più “classica”, ma preziosa per il momento colto dagli occhi del fotografo, e altri due scatti carnevaleschi di cui uno più riuscito: entrambe a nostro parere sono state capaci di mostrarci “cosa c’è sotto la maschera”.

FEB2017-EXAEQUO- Luca Massarotto - http://www.onedayinvenezia.com

Neve a Venezia. Magica, giocosa, incredibile e .. così black & white.  

Luca Massarotto - http://www.onedayinvenezia.com

Ciao da Luca Massarotto. Di professione sono un allestitore nel mondo dei grandi eventi. Lavoro spesso anche per il cinema e la pubblicità.


Il frequentare l’ambiente dello spettacolo mi ha educato ad uno sguardo più attento e sensibile per le cose e persone che mi circondano.


La fotografia è sempre stata una mia passione che ultimamente pratico con più assiduità, facendo parte anche dell’associazione fotografica “Marco Polo”.


Il vivere a Venezia mi offre continui stimoli nel trovare situazioni e persone le più svariate. Il genere di fotografia che prediligo è la “street-photography”.

 

FEB2017-EXAEQUO-marco-cendret http://www.onedayinvenezia.com

Una “molto improbabile” famiglia veneziana settecentesca è seduta in un Caffè di Piazza S.Marco. Eh, il flusso turistico è molto cambiato a Venezia, e per gli orientali siamo diventati il massimo dell’esotismo. Dettaglio che non sfugge all’ironico obiettivo di Marco Cendretex-aequo winner. 

 

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Cosa c’è dietro una maschera di Carnevale? Qui è pura Felicità, e ad ogni età. Menzione speciale a Luca Lamanna, amante della street photography

La foto vincitrice del concorso fotografico di APRILE 2017 è di Mirka Rallo – bambini che giocano in Campo San Giacomo dell’Orio a Venezia

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Sono Mirka Rallo (di Mestre), impiegata. Amo l’arte fin da bambina.

Mi sono accostata al mondo della fotografia quattro anni fa, quando dopo l’acquisto della mia prima reflex; ho frequentato un corso di fotografia base e poi avanzato. Inizialmente, c’era soltanto la voglia di imparare ad usare una macchina fotografica, e ad acquisire la tecnica necessaria per scattare una buona foto. Strada facendo è scoppiata la passione, tanta da portarmi a frequentare workshop, corsi di approfondimento, letture quotidiane di libri e riviste fotografiche e facendo della reflex una compagna inseparabile.

Ho collaborato per due anni alla realizzazione di una rivista di storie e fotografie in pubblicazione su issuu. Mi appassiono sia ai paesaggi lagunari che al genere street, al documentare la vita quotidiana, trovando tra la gente genuini sorrisi, atteggiamenti curiosi per raccontare storie diverse, uniche, ambientate soprattutto a Venezia città che amo moltissimo, e che considero una straordinaria palestra per “allenarmi a scattare”.

Guardare attraverso l’obiettivo, per me, è un evadere dal mondo e da ciò che mi circonda, entrando in un mondo a sé, dove emozioni, colori e spazi sono amplificati, catturando istintivamente per la strada fermi immagini della vita. La fotografia, per me è un modo per esprimermi, e nelle mie fotografie cerco sempre di raccontare una storia, lanciare un messaggio, trasmettere un’emozione, quell’emozione che la fotografia a me sempre regala.

 

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Come foto vincitrice del mese di MAGGIO 2017 abbiamo scelto un’immagine in bianco e nero scattata in Piazza S.Marco qualche anno fa da Piera Trento, che qui si racconta e ci racconta la storia della sua Venezia di quegli anni. Di  quando era ragazza. Non molto tempo fa, ma il mondo è davvero cambiato. Anche quello della fotografia.

Piera Trento www.onedayinvenezia.com

 

Mi chiamo Piera Trento e sono un’insegnante. Conosco Venezia da una vita. Già giovanissima ero lì, non come turista ma come appassionata. Di fotografia, di teatro, di musica. Partivo in treno, dopo il lavoro, con degli amici. Si tornava a notte fonda.

Eravamo al Malibran, al Goldoni, alla Fenice. Per Lindsay Kemp, per Carolyn Carlson, Pina Bausch, Valentina Cortese, Carla Fracci… Venezia non era solo una magnifica città, era luogo di cultura, di idee. Se, giovani, si aveva voglia di conoscere, si doveva partire, andare.

Ho sempre amato il bianco e nero, è essenziale. Ho sempre “studiato” le immagini nei libri, nelle riviste. Proprio dalla lettura di una rivista ho appreso della tecnica fotografica dell’infrarosso e me ne sono innamorata. Per una decina d’anni ho usato esclusivamente l’INFRARED HS della Kodak che sviluppavo e stampavo personalmente. Fino a quando l’hanno ritirata dal mercato perché non c’era grande richiesta…e si è passati al digitale di oggi.

Lo uso anch’io ma uso ancora la pellicola e mi appoggio ad un eccellente stampatore di bianconero, di Torino, con cui mi capita di stare a lungo al telefono a parlare di fotografia.

Ho avuto poi la fortuna di far parte, per decenni, del Circolo Fotografico Città di Thiene (con cui ho festeggiato, nel 2014, i 40 anni di attività) e di avere accanto due veri maestri e amici: Bruno, fotografo di livello internazionale, e Giuseppe, fine bianconerista. Sempre disponibili, prodighi di consigli e mai gelosi della loro arte.Nel mio piccolo, ho vinto dei concorsi, pubblicato delle foto, partecipato a mostre. Alcune mie immagini, vincitrici di un concorso sulle città murate, sono state esposte a Tendo, in Giappone.

Curioso è il modo in cui ho iniziato. Mia sorella si stava laureando e la sua tesi si riferiva alle varie tappe dello sviluppo motorio nel bambino. Mi chiese di aiutarla fotografando il suo piccolo, oggi 43enne. Mi procurai una Kodak Instamatic e poi papà mi regalò una Polaroid che conservo ancora

 


Luca Massarotto vince il concorso di GIUGNO 2017!

Per LUGLIO 2017: 2 vincitori ex-aequo:

Tatiana LAZAREVA (Russia) e Massimo CAMPIOLI (Italia)

massimo campioli www.onedayinvenezia.com

 

Ciao, mi chiamo Massimo Campioli, vivo a Modena dove svolgo l’attività di geometra. Sono stato a Venezia diverse volte in occasione del Carnevale, della Biennale o semplicemente per gustarmi la bellezza della città, purtroppo sempre per un solo giorno, arrivando la mattina e partendo la sera.

Quest’anno sono riuscito a coronare un sogno che avevo nel cassetto: festeggiare il mio compleanno a Venezia. Per l’occasione, con mia moglie, abbiamo concordato di rimanere alcuni giorni per poter vedere la città di giorno, di notte e soprattutto andare a scoprire gli angoli meno conosciuti e meno affollati.

Ho sempre amato fotografare: fin da adolescente con gli amici “ero quello con la macchina fotografica” che documentava tutti i viaggi e i momenti felici trascorsi insieme. Solo sei anni fa ho fatto il grande passo, acquistando una reflex e mi sono appassionato sempre più alla fotografia amatoriale.

Ho frequentato alcuni corsi di fotografia, partecipato a diversi concorsi raccogliendo anche qualche soddisfazione personale. Amo il confronto con altri appassionati di fotografia, proprio per questo motivo da un paio di anni frequento un circolo fotografico della mia città, dove posso condividere la mia passione con persone che hanno il mio stesso hobby. La fotografia rimane per me un momento di evasione che mi regala attimi di grande felicità

 

Ad AGOSTO 2017: un vincitore e una Special Mention!!

Luca www.onedayinvenezia.com

 

Sono Luca De Riz, un insegnante di informatica appassionato di fotografia.

Molti anni fa, la vecchia reflex Konica manuale del signor Bruno, ha fatto nascere in me una curiosità che, ben presto, si è trasformata in una grande passione.

Ho iniziato a leggere libri e riviste cercando di affinare la mia tecnica; la laguna di Grado e i suoi gabbiani sono stati la mia prima palestra.

Oggi la reflex mi segue ovunque. Scattare stimola in me la voglia di cercare l’attimo da fissare, da ricordare.

Mi piace la ricerca del dettaglio, dello scorcio nascosto, della luce, dei gesti delle persone che incontro per strada: Venezia, per tutto questo, offre sempre infiniti spunti.

Grazie per avermi permesso di condividere con voi la mia passione.

 

Il vincitore del  mese di Settembre 2017 è Giovanni Volpe (che non è parente di Paola Volpe!), con una foto molto particolare in un luogo… molto cinematografico, in cui molti fotografi amano giocare.

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Ciao, sono Giovanni Volpe. Architetto ed insegnante, nato nel 1973, ho scoperto la fotografia durante il corso di laurea in Architettura. Abbandonata per una decina di anni, questa passione è riaffiorata nel 2013; ho frequentato due corsi di fotografia ed alcuni workshop. Mi piace viaggiare, scoprire nuove culture e confrontarmi con esse. Sono affascinato dalla fotografie wildlife, paesaggistiche, ma soprattutto di reportage di viaggio e lo street. Questi due generi fotografici per me rappresentano la vera essenza del racconto fotografico.

Le mie origini sono siciliane e Marsala è la mia città natale; vivo in Toscana da quasi 15 anni dove mi sono trasferito per lavoro. Ho la fortuna di conoscere e fotografare due regioni bellissime e tra i miei tanti scatti sicuramente molti descriveranno queste meravigliose terre.

Non mi sento un fotografo, ma mi piace definirmi “un fotoamatore che, con grande passione, giorno dopo giorno cerca di raccontare e trasmettere con le proprie foto delle piacevoli emozioni a chi le osserva.

 

In preparazione (attualmente sotto la voce The Winners) le pagine e le mostre virtuali delle singole edizioni.

Lasciati ispirare dalle foto premiate nelle altre edizioni

 

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