Letture critiche delle foto premiate
I vincitori mensili del concorso One day in Venezia ricevono in premio – tra l’altro – anche una photo review o lettura critica del proprio lavoro da parte di un fotografo professionista. Dalla 2a edizione, questo premio si aggiunge alla stampa fine art e alla partecipazione alla mostra collettiva dei finalisti a Venezia, e alla possibilità di concorrere al Grand Prize.
Graziano Arici per Katia Morichetti: “Senza bisogno di didascalia…“
“Confesso di essermi ritrovato stupito a veder premiata una foto che è stata scattata praticamente da tutti quelli che sono passati di lì: Venezia, sestiere di Castello. Poi ho capito il criterio della scelta di questa immagine, specie confrontandola con altre presentate in concorso nello stesso periodo. Intanto è una foto di una indiscutibile venezianità, ma da conoscitori. Chi la riconosce, “sa” e si sente quasi addosso il segreto turbamento provato lì di fronte la prima volta, dopo essere arrivato fin lì magari per caso, senza mai staccarsi in fondo da quel ricordo, quel contrasto. Non voglio pensare che persino qui davanti qualche turista odierno si sia scattato un inesorabile selfie, spero di no.
Poi c’è un altro aspetto, proprio della inquadratura scelta da Morichetti: una geometria ripetitiva e quasi cabalistica, come qualcuno in ODV ha sottolineato. Giocata sul numero tre. Tre cuspidi, tre triangoli, tre simboli, tre di tutto. E’ bizzarra, questa lettura che va al di là dei contenuti. Misteriosa. Sacra, a suo modo.
Ora mi pare abbastanza chiaro cosa voglia significare questa assegnazione: questa è una storia, ed è storia nostra, anche se è contraddizione, comunque la si pensi è un’immagine che ci appartiene. Radici e orientamenti culturali che uno scatto fissa, mette ulteriormente in relazione, innescando ragionamenti, ricordi, confronti. E senza bisogno di una didascalia. Morichetti ha raccontato una storia, e diciamo che qui ha giocato facile – questo il difetto, volendone trovare uno – ma gliene siamo grati. Ho visto alcuni altri suoi lavori sui social, che sono interessanti, hanno gusto e intelligenza. Attendiamo di vederne altri.”
Graziano Arici, veneziano, autore di moltissime pubblicazioni e reportage, e testimone della vita culturale della città, ha raccolto un ricchissimo archivio fotografico su Venezia, sulle manifestazioni e sui personaggi che l’hanno animata e frequentata dagli anni Sessanta ad oggi. Intensa la sua attività espositiva in Italia e all’estero.
Pubblichiamo la risposta di Katia Morichetti:
“Ringrazio Graziano Arici, che ammiro e del quale conosco il lavoro, della sua lettura non banale, che si sviluppa su più livelli, tutti per me interessanti. Io amo Venezia, moltissimo, e fotografare Venezia “senza” Venezia (senza le calli, senza la laguna, senza piazza San Marco e via così… ) per me è sempre stata una sfida, perché anche questa Venezia esiste ed è incantevole. Questa foto, fatta da molti, con varie soluzioni, rappresenta per me il concetto di rivoluzione. La parola “rivoluzione” cambia di significato a seconda del periodo storico in cui la si pronuncia e la foto rappresenta due “rivoluzioni”, per molti versi opposte nei valori, ma anche simili, che convivono su un muro veneziano. Grazie di nuovo a tutti.”
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“Trasmette con forza l’entusiasmo.. ” – Marco Missiaja legge la foto di Maurizio Zanetti
Marco Missiaja ha scritto per noi la photo review professionale della foto premiata a Dicembre, opera di Maurizio Zanetti. Maurizio ci concede la pubblicazione. Il confronto con l’immagine originale potrebbe essere utile anche a voi!
« L’analisi di una fotografia passa attraverso un filtro tecnico sull’esposizione, la messa a fuoco, il bilanciamento dei colori e la composizione. Ma alla fine deve soprattutto trasmettere un’emozione, un sentimento, comunicarci qualcosa. Questa fotografia di Maurizio Zanetti trasmette con forza l’entusiasmo della festa riassunta in una posa corale sorridente, festosa. Il momento riprende le braccia alzate per creare tutti insieme un simbolo scritto con la luce, la stessa luce che illumina i portici di piazza San Marco e gli occhi sorridenti dei partecipanti. Tecnicamente l’esposizione va bene. Ci comunica la sera, il colore è tenue ma ben si adatta alla sensazione del momento. Quelli che possono sembrare difetti ai tecnici della fotografia come il colore poco saturo e la grana ben visibile, in questa immagine rafforzano la comunicazione rendendola senza tempo. La foto potrebbe essere stata scattata nel 2016 come 20 anni prima… La composizione della scena è precisa e bilanciata: la linea verticale d’angolo dei palazzi sullo sfondo è a destra a 2/3 dell’immagine con lo striscione del Museo Correr che parte esattamente contrapposto a sinistra ad 1/3 dell’inquadratura. Entrambe le linee nella parte superiore bilanciano pienamente i soggetti posti a freccia verso il basso con la punta della freccia esattamente al centro. Non mi esaltano gli angoli anneriti e la graffiatura ai lati, anche se contribuiscono in questa foto a cambiare la cognizione temporale, abbinandosi bene alla grana e ai colori tenui. I punti di forza dell’immagine – che denotano la capacità dell’autore – sono la perfetta composizione per la focale scelta in quel momento e la capacità espressiva e atemporale. »
Ringraziamo per questa lettura critica Marco Missiaja, che si dedica alla fotografia dal 1989 identificando in quest’arte il suo mezzo espressivo e di comunicazione preferito. Dal 1993 al 1996 collabora come assistente con l’Istituto superiore di fotografia di Roma e negli stessi anni inizia i primi lavori affiancando altri fotografi nella realizzazione dei servizi per riviste specializzate e compagnie turistiche. Nel 1997 apre il primo studio a Roma; nel 2002 apre a Venezia uno spazio di vendita dei propri lavori e dal 2007 al 2009 espone in Belgio a Sint-Niklaas; nel 2009 apre la seconda galleria a Venezia, ed inizia la produzione di cartoline e segnalibri con le sue fotografie di Venezia. Negli ultimi anni si specializza nella fotografia di architettura ed interni e lavora con hotel, strutture alberghiere e locali commerciali. Nel 2014 fonda insieme al fotografo Raffaele Tomasella “VENICEPHOTOART”, uno spazio al centro di Venezia interamente dedicato alla fotografia, dove tuttora espone e vende le sue opere apprezzate da clienti di tutto il mondo, insegna tecnica fotografica ed esegue foto in studio specializzandosi anche in ritratto, still life e stampa fine art.
«Troppo buono!! Trovo sia un’ottima lettura. Racconta cose sull’inquadratura che non avevo certo calcolato quando ho scattato la foto. Ma d’altra parte è così: se sono 40 anni che fai fotografia, l’inquadratura corretta ti viene d’istinto, non ci devi certo pensare. Come diceva qualcuno: la cultura è quando sai le cose e non ti ricordi più dove le hai lette o studiate. Uno dei (pochi) vantaggi dell’aver passato i 60 anni 🙂 Un abbraccio e ovviamente siete autorizzati a pubblicarla. Maurizio»
“Se la fotografia deve far nascere in noi un’emozione, la curiosità di una storia…” – Nicoletta Lupi legge la foto di Cleve Schneider
A scrivere la photo review professionale per Cleve Schneider, Nicoletta Lupi. Cleve ci ha concesso con piacere il permesso di pubblicarla: la lettura e il confronto con l’immagine originale potrebbero essere utili anche a voi!
«Un uomo solo cammina nella piazza più bella di Venezia. Le luci dei palazzi sono ancora accese e dietro la basilica l’alba incomincia a rischiarare il cielo.
C’è pace e silenzio, la festa è finita, la gente è rincasata e i suonatori hanno riposto gli archi.
L’uomo non ha partecipato alla festa, non gli è toccata. Ma sta pulendo le ultime tracce di quel divertimento, da solo di notte. Eppure a noi appare il padrone indiscusso di quella piazza. La bellezza di quell’albeggiare, la pace silenziosa, la quiete conquistata gli regalano un momento magico. E lo regalano solo a lui.
Se la fotografia deve far nascere in noi un’emozione, la curiosità di una storia, se deve essere uno spunto di riflessione, questa immagine ha centrato il suo scopo.
Non sapremo mai se quello che vi abbiamo letto è vero o no. Se era un tramonto anziché un’alba.
Se non c’era alcuna festa. L’immagine non fa parte di una sequenza, non ha testo.
E’ un istante. Raccolto e offerto. Così com’è.
Le luci e il crepuscolo ci predispongono ad una lettura poetica. Ben diverso sarebbe stato l’effetto in pieno sole.
Però la fotografia ha le sue regole compositive che rendono l’immagine più o meno comunicativa ed evocativa.
In questa per esempio gli elementi verticali sono due: l’uomo e il campanile. L’autore avrebbe potuto usarli in contrasto per sottolineare quanto piccolo è l’uomo e precaria la sua condizione umana. Per sottolineare come velocemente passiamo per questa vita e come la bellezza delle opere invece resta intoccabile. Miseri sono i nostri compiti magnifica l’arte e la natura.
Ma per fare questo i due soggetti dovevano trovarsi lungo le linee di forza che ci suggerisce la regola compositiva dei terzi. Dovevano contrapporsi, prendere forza e catturare la vista. Invece in questa istantanea l’uomo è perso nell’immagine, l’occhio lo cerca ma poi si confonde, non sa più dove fermarsi. Il campanile è storto, sembra cadere rovinando l’equilibrio dello scatto.
La fotografia è mestiere e fatica. Non esistono scorciatoie.
Le sue regole vanno apprese, interiorizzate e poi usate come una matita appuntita per rendere chiaro il disegno o il pensiero. Per il resto, bisogna aprire il cuore.»
Ringraziamo per questa lettura critica Nicoletta Lupi, fotografa libera professionista dal 1996, prevalentemente in campo pubblicitario, occupandosi di fotografia industriale e fashion images.
Nicoletta Lupi ha realizzato libri, e sue immagini sono state pubblicate su riviste di moda e decorazione interni.
Parallelamente all’attività professionale svolge una ricerca personale nel campo della fotografia artistica.
Cleve Schneider, November 2016 Winner
«Grazie per avermi inviato questa lettura critica. Ho apprezzato il testo, ne ho assorbito i contenuti e i commenti professionali. Farà in modo che io analizzi meglio le inquadrature nel momento compositivo dello scatto. Assolutamente, avete il mio permesso di pubblicazione sul sito! Cleve»