La settima edizione – 2022
Rullo di tamburi… ecco la foto vincitrice assoluta della 7a edizione!
Per questa edizione abbiamo scelto di numerare le 12 foto finaliste in ordine alfabetico per autore; la numerazione non si riferisce alla classifica o al mese del concorso (perché nel 2022 ha avuto una discontinuità).
Ancora una breve premessa: come già avvenuto in passato, abbiamo dovuto escludere alcuni concorrenti che si sono rivelati fotografi di professione (mentre il nostro regolamento riserva la partecipazione ai fotografi non professionisti, ovvero persone che svolgono una professione primaria diversa dalla fotografia). Abbiamo anche scartato alcuni scatti, per quanto pregevoli, che – presumiamo involontariamente – riproducevano immagini da noi già premiate nelle scorse edizioni (inquadrature architettoniche praticamente identiche).
Ripetiamo qui una comunicazione importante: per vari motivi, anche conseguenti la pandemia, gli anni 2020, 2021 e 2022 sono stati molto impegnativi per le nostre forze. OneDayInVenezia Photo Contest così come lo conoscevate viene sospeso per darci la possibilità di completare quanto avviato, soprattutto il mega catalogo. Ci auguriamo di poter riaprire il concorso a breve in una versione social-tecnologica di più agile gestione.
Detto questo…
Ecco i 12 finalisti (vincitori mensili) dell’edizione 2022:
Graziano Andreassi (Italia), Jeff Beem (Svizzera), Ida Farina (I), Luigi Fiorindo (I), Daniel Garcia (Guatemala), Colin Griffiths (UK), Jonas Jünger (Austria), Vassilia Kouboulis (Francia), Francesco Munaro (I), Federico Piccioni (I), Irina Shmigova (Russia-Italia), Roberto Taioli (I).
Premio speciale: Silvia Assin (Francia).
Una preview del catalogo 2022?
Sfoglia le sue pagine cliccando sulle frecce qui sotto:
Le foto selezionate!
Premio Speciale:
INCONTRA I VINCITORI
(in aggiornamento)
E’ lui!!!! E’ il Grand Winner 2022!
Ciao, sono Francesco Munaro, appassionato fotografo da molti anni e nonostante mi rechi spesso a Venezia, ogni volta che uscendo dalla stazione di Santa Lucia mi affaccio sul Canal Grande, non posso fare a meno di stupirmi ed emozionarmi, per una città sospesa in precario equilibrio sull’acqua che trovo magicamente intrigante.
Un fascino sontuoso ed opulento, spesso decadente che ti prende dentro e non ti lascia più, una signora che mostra le sue rughe con orgoglio: non come svilimento della propria bellezza, ma come conferma di essere lì soprattutto e nonostante tutto.
Sono attratto dal divenire della luce, dal suo continuo mutare in ombra e viceversa, dal loro alternarsi e specialmente da quella zona grigia in continua trasformazione, quella soglia mutevole tra luce ed ombra di continuo cambiamento dove il tempo e lo spazio si fondono.
Per me l’immagine fotografica è soprattutto uno speciale veicolo di emozioni: fotografare è porci davanti al mondo e ascoltare noi stessi.
Salve. Sono Graziano Andreassi, vivo a Parma e sono appassionato di fotografia dagli anni Ottanta. Venezia per me è una di quelle città con un fascino particolare tutto suo.
Preferisco fotografare le città di notte perché per me acquistano un’atmosfera magica. Sono venuto a Venezia molte volte di giorno; ho deciso di venire una volta di notte insieme ad un amico e abbiamo passato tutta la notte in giro per la città a fotografare.
Un giorno ho letto del contest e ho deciso di partecipare con una di quelle foto scattate di notte: è stata una grande soddisfazione sapere che è stata scelta.
Continuerò a venire e fotografare Venezia perché ogni volta scopro qualche scorcio nuovo.
Ciao a tutti, da Jeff Beem!
Mi sono trasferito in Svizzera quattro anni fa dagli Stati Uniti. Gli splendidi paesaggi della Svizzera hanno acceso il mio interesse per la fotografia e ora porto con me la mia macchina fotografica ovunque vada, sperando di catturare bei momenti e paesaggi.
Mia moglie ed io abbiamo deciso di programmare un breve viaggio a Venezia mentre nostro figlio era in visita, e ci siamo innamorati della città durante la prima corsa in taxi acqueo verso il nostro hotel. Ho percorso 35.000 passi attraverso i vicoli di Venezia nel mio primo giorno intero, alla ricerca di fantastiche opportunità fotografiche. Alla fine, alzarsi presto all’alba ogni giorno ha fornito il più grande guadagno.
Venezia è un vero gioiello tra le destinazioni,e un paradiso per gli appassionati di fotografia.
Hi! Sono Colin Griffiths. Grazie per aver selezionato la mia foto tra le 12 immagini finaliste. Sono molto lusingato!
Sono un pilota in pensione con l’hobby della fotografia di viaggio. Vivo a Jersey, una delle Channel Islands del Regno Unito.
Venezia è una delle mie mete preferite e l’ho visitata in quattro o cinque occasioni. In estate guidavo, di solito con la mia MG TD vintage (1950) incrociando le dita per farcela andata e ritorno!
La foto che avete scelto è stata scattata durante la mia visita preferita in assoluto. Era gennaio 2022. Venezia era vuota e silenziosa. Il Covid aveva fermato i turisti e mi sembrava di avere la città tutta per me. È stato assolutamente meraviglioso scattare foto in strade vuote e piazze ancora decorate per il Natale. Ho foto scattate a Murano e Burano senza anima in giro. Spero che questo non accada mai più, ma in Inghilterra dicono che ogni nuvola ha un lato positivo, e questo è stato il mio.
Ciao!
Sono Ida Farina e sono felice di essere una dei 12 finalisti di questo contest.
Appassionata della vita e della natura, cerco sempre di coglierne gli aspetti più profondi e magici.
Sono sportiva e curiosa e anche per questo nella mia vita mi sono occupata di tante cose, tra le più importanti aver cresciuto due figli e aver goduto di albe e tramonti in molti luoghi del mondo.
Vivo e lavoro nella bella Verona e spesso mi reco a Venezia. Ogni volta è come se fosse la prima. Ogni volta mi sorprende, mi ammalia e mi rapisce. Entro in unʼaltra dimensione, in una favola oltre il tempo e lo spazio.
Mi piace con la fotografia saper cogliere degli attimi e avere delle emozioni attraverso inquadrature originali. Amo catturare la semplicità di un particolare, tralasciando spesso la complessità che lo circonda. Non modifico mai le mie foto lasciando inalterato quellʼattimo di vita.
Eccomi, sono Luigi Fiorindo: sono nato nel 1982 a Mestre (VE) dove vivo tuttora. Dopo il diploma di Perito in arti grafiche ho iniziato gli studi di Architettura allo IUAV abbandonandoli prima del termine per iniziare a lavorare nel mondo della stampa, dove sono rimasto per 15 anni. Deciso a cambiare vita, attualmente ho intrapreso la carriera di Grafico e UX/UI designer freelance.
Da sempre innamorato di Venezia, dell’arte, della musica e dello “sporcarsi le mani”, incapace di verticalizzare, costantemente inappagato nell’aggiungere nuove conoscenze e abilità al mio bagaglio, nonostante non sia un professionista ho ritrovato nella pittura e nella fotografia, in maniera naturale, la mia forma di espressione preferita. La passione per la pellicola e le macchine analogiche mi ha portato ad apprendere come revisionare fotocamere d’epoca, in particolare le biottiche Rolleiflex, che restano le mie medio formato preferite. Ho avuto la fortuna di crescere nel momento in cui la tecnologia si è sviluppata in maniera massiva e quindi non disdegno la fotografia digitale, anzi, ma ricerco comunque l’esperienza analogica del “pensare prima di scattare” piuttosto che selezionare tra centinaia di immagini a posteriori. Voglio cogliere i momenti inaspettati, le espressioni e i volti interessanti, le ombre nette, i contrasti e le note di colore. Mi affascinano le persone, la luce, le geometrie e le architetture quindi non esiste per me miglior habitat di Venezia, una città dove tutte queste cose sono costrette ad incontrarsi vista l’impossibilità di chiudersi nelle automobili. Non posso evitare di posare i miei piedi sui masegni appena ne ho l’occasione, passeggiare ore senza meta, rallentare la frenesia della vita e ripulire la mente, cercando quel singolo momento o quella sensazione che mi faccia mettere il dito sul pulsante di scatto chiedendomi “Ha veramente senso fermare questo istante?”.
Condivido i miei dipinti sul profilo instagram @doadoodleaday e le mie foto su @filmrolllover dove recentemente sto portando avanti una personale iniziativa che ho chiamato “Giving smiles”: se rubo qualche scatto in cui siano coinvolte delle persone stampo una polaroid e la regalo agli interessati, è incredibile quanto un piccolo gesto inaspettato, avere l’istantanea di un ricordo, possa cambiare la giornata a qualcuno e la propria di conseguenza.
Ciao, mi chiamo Daniel García e vi saluto dal Guatemala.
Sono un architetto di professione, quindi l’amore per la fotografia e i paesaggi è sempre presente.
La fotografia ha catturato la mia attenzione come un modo per immortalare i momenti.
Con la mia famiglia abbiamo organizzato un viaggio in Europa, trovando una bellissima Venezia quasi vuota a causa del Covid ma con una magia spettacolare nelle sue strade e nei suoi paesaggi.
Ho lasciato la città innamorato, sperando di tornare per rivivere quei momenti con i miei cari e con persone così belle.
Ciao! Mi chiamo Jonas Jünger e vivo a Vienna. Venezia, situata a breve distanza, è una meta ambita per me e la mia compagna di vita. Occupa un posto speciale nei nostri cuori, non manca mai di rinfrescare il nostro spirito e lasciarci incantati dalla sua bellezza. Non vediamo l’ora di tornare.
La foto del profilo ci mostra all’alba appena prima che la foto selezionata fosse scattata.
Durante il lockdown iniziale, ho iniziato a perseguire la fotografia come uno sforzo creativo, come un nuovo modo di esplorare la natura e i suoi intricati dettagli. È diventata rapidamente una mia passione, e la macrofotografia ha catturato il mio interesse fin dall’inizio. Ad oggi, mi piace esplorare diversi
generi e portare sempre con me la mia attrezzatura fotografica quando viaggio. La fotografia mi permette di percepire il mondo da una prospettiva diversa e scoprire dettagli che altrimenti potrebbero passare inosservati.
La possibilità di congelare momenti fugaci nel tempo e raccontare storie che altrimenti potrebbero andare non raccontate è ciò che rende la fotografia utile secondo me. La vedo come una forma di meditazione che mi aiuta a rallentare in un mondo in rapido movimento, portando ad un più profondo apprezzamento della sua complessità e bellezza.
La foto selezionata è stata scattata al mattino presto, uno degli ultimi scatti di quel sorgere del sole. Come fotografo per la prima volta di un’alba a Venezia, l’esperienza è stata particolarmente memorabile. Prima dell’alba, la città era in un sonno tranquillo, e poco prima che i primi raggi di luce irrompessero sull’orizzonte, sembrava che Venezia stesse facendo un respiro profondo in preparazione di una giornata intensa.
Ciò che distingue Venezia per me è l’innumerevole varietà di angoli e prospettive che offre, rendendola una città intrigante da esplorare a piedi con molti dettagli da scoprire ad ogni visita.
Bonjour, sono Vassilia Kouboulis e scrivo dalla Francia!
Mi piace viaggiare, passeggiare e catturare luoghi, persone e momenti.
Venezia è uno dei miei posti preferiti, non posso fare a meno di tornarci ancora e ancora.
Mi piacciono la sua luminosità, la sua fragranza e i suoi colori. Adoro perdermi tra le sue calli, e contemplare il paesaggio e la vita dei veneziani.
Grazie ancora, ciao
Eccomi qui. Sono Federico Piccioni.
La passione per la fotografia è cresciuta lentamente e alla fine è esplosa qualche anno fa, durante il lockdown. Non il momento più adatto per fare pratica con la street photography, ma di certo il migliore per alimentare il desiderio di vivere, di uscire, di scattare. Questo desiderio l’ho soddisfatto quando ho potuto, ossia quando il mondo ha ripreso a girare. E insieme al mondo ho ripreso a girare anch’io.
Tra le mete ancora inesplorate ho scelto, a trent’anni suonati e per la prima volta nella vita, l’incantevole Venezia. Il destino ha voluto che ci tornassi pochi mesi dopo, per la Mostra internazionale del Cinema. È proprio durante questa seconda breve permanenza che in una notte tempestosa di fine estate ho scattato questa foto.
(in aggiornamento)
ciao da Irina Shmygova, Genova.
Dire che Venezia è una città magica sembra banale. Ma nessuno può negare che la magia vive qui, cammina per le viuzze che portano chissà dove ma sempre in direzione San Marco. Non parlo di grandi eventi e di ambienti suggestivi ma di una magia quotidiana che spunta all’improvviso quando non ti aspetti.
Il Carnevale non è solo un’attrazione turistica. E’ un po’ come teatro nella famosa frase di Gigi Proietti: tutto è finto ma niente è falso.
Magari sono fissata sui mondi paralleli… Nel mondo reale vedi i due attori mascherati poi per caso incontri gli occhi della maschera, e seguendo con lo sguardo il giro del loro ballo lento, senti come si sta sfocando il mondo reale e la magia ti sta risucchiando dentro per portarti direttamente nel mondo parallelo. Spavento e meraviglia. Attraverso la mia foto volevo trasmettere questa emozione.

Sono appassionata nella stessa maniera di cinema e di fotografia. Un mio progetto in corso è un dizionario dei rumori e dei suoni, con brevi riprese video (l’acqua in tutte le forme, i rumori quotidiani, gli accenti). E in fotografia amo osservare come cambia la città attraverso i dettagli.
Venezia è per me anche la Biennale arte e architettura, la danza contemporanea, il cinema. E il contest di fotografia!
Ho letto del concorso per caso sul web. Mi piace il suo regolamento, e mi trovo in sintonia con il principio della foto documentaria. Scatto spontaneamente prima di avere il tempo di percepire. E in questa foto del pianeta e del bambino ci ho visto (poi) che Venezia è patrimonio dell’umanità e che va preservata per le prossime generazioni: potrebbe essere la città del futuro, ecologica, etc e riempirsi di nuovo di bambini che giocano dappertutto. Un po’ un’utopia. Mais porquoi pas...